I biocarburanti sono combustibili che anziché avere un'origine fossile derivano dalle biomasse. Le biomasse costituiscono la vegetazione che riveste la superficie della terra. Esse sono la maggior riserva di energia solare a nostra disposizione. Chiariamo questo importante concetto fornendo qualche dettaglio ulteriore. La vegetazione cresce per effetto della reazione di fotosintesi: l'anidride carbonica dell'atmosfera si lega all'acqua assorbendo energia dal sole per formare amidi, zuccheri, cellulosa, lignina, etc. Tutte queste sostanze costituiscono le specie vegetali che proliferano sulla terra. Quando le bruciamo il carbonio in esse contenute reagisce con l'ossigeno atmosferico producendo anidride carbonica, acqua ed energia sotto forma di calore. La quantità di energia prodotta dalla combustione è naturalmente la stessa di quella assorbita per fotosintesi. I biocarburanti sono sostanzialmente due: il bioetanolo ed il biodiesel. Il bioetanolo è un alcool e si ottiene per fermentazione degli zuccheri provenienti da: piante zuccherine(barbabietole, canna da zucchero, sorgo), prodotti ligneo cellulosici, cereali. Ovviamente il metodo più semplice per ottenere il bioetanolo è da zuccheri e cereali ma in tal maniera si rinuncia al maggior pregio dei biocarburanti: riduzione degli agenti inquinanti sfruttando materie prime che altrimenti non sarebbero utilizzate. Il biodiesel si ottiene per esterificazione di oli e grassi vegetali o anche per riciclaggio di oli alimentari. Sia il bioetanolo che il biodiesel sono impiegati puri o miscelati con benzina e gasolio derivati dal petrolio.
