L’isolamento del tetto è una di quelle operazioni necessarie per massimizzare il risparmio dell’energia per il riscaldamento di un’unità abitativa. Per ottenere tali risultati, infatti, occorre perseguire contemporaneamente due diverse strade: aumentare il rendimento degli apparati che producono calore, ridurre al minimo le dispersioni di questo nell’ambiente esterno con un perfetto isolamento termico delle pareti e del tetto. Di seguito alcune semplici ed intuitive considerazioni per la realizzazione del secondo obbiettivo. Il calore per naturale legge fisica tende a salire in alto e di conseguenza il punto più delicato per la giusta coibentazione di una casa è costituito dal tetto. Tutti i nostri sforzi quindi dovranno essere tesi a migliorare il più possibile l’isolamento di quest’ultimo. Le tecniche ed i materiali impiegati per la suddetta operazione, ovviamente, risulteranno diversi al variare delle caratteristiche della casa e dei suoi materiali di costruzione. Va subito detto che gli interventi più difficili e meno riusciti si hanno con le coperture piane. In questi casi il solaio è soggetto ad uno sbalzo termico che può andare dai 0°C in inverno ai 90°C in estate. Per tali motivi è necessario che il materiale isolante sia resistente a temperature abbastanza elevate (90°C) e che sia tanto elastico da sopportare le dilatazioni termiche senza spaccarsi. Inoltre dovrà essere ricoperto da una membrana bituminosa che realizzi l’impermeabilizzazione del solaio. In maniera più semplice e più redditizia, in tali casi, la coibentazione si potrebbe realizzare all’interno dell’abitazione (se c’è la possibilità di realizzare una cotrosoffittatura) usando spessi feltri in lana di vetro o lana di roccia e ricoprendo il tutto con pannelli di cartongesso. Se il tetto è spiovente ed esiste un sotto tetto è possibile applicare i feltri di lana vetro o di lana di roccia tra le travi e poi ricoprirle con liste di legno. Se il sottotetto è mansardato, ma non è abitabile, per aumentare l’isolamento è consigliabile coibentare con lo stesso materiale il piano calpestabile. Il sistema di isolamento più redditizio e paradossalmente forse anche più economico è quello denominato “tetto ventilato”. Esso consiste nel posare tra le tavelle del solaio e le tegole un foglio di materiale isolante di opportuno spessore(polistirene, fibra di legno, grafite) su di esso una doppia listellatura incrociata di legno a cui vengono agganciate le tegole. In tale maniera si crea tra la lamina isolante e le tegole una camera d’aria. Si viene così ad avere una circolazione d’aria tra la gronda e la sommità del tetto che contribuisce ad isolare termicamente la casa ed in estate la rende più fresca riducendo anche la necessità dei condizionatori. Per incentivare i lavori di ristrutturazione con interventi mirati all’efficienza energetica a partire dalla finanziaria del 2007 sono stati introdotti sgravi fiscali. Sgravi rateizzabili in periodo che va da 3 a 10 anni per un importo pari al 55% delle spese sostenute per ristrutturazioni. Tali sgravi sono stati confermati e puntualizzati nelle finanziarie del 2008 e 2009. Approfondimenti su: Isolamento tetto in isolamento termico o in energia Casa.
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