Inceneritori e nanoparticelle

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"inceneritori e nanoparticelle"

inceneritori e nanoparticelle


Uno dei problemi più controversi della spinosa questione inceneritori si, inceneritori no in merito alla gestione dei rifiuti è quella delle nano particelle o nano polveri.

Chiariamo, prima di ogni altra cosa, i termini inceneritore e nano particelle.

L'inceneritore è un impianto destinato allo smaltimento dei rifiuti mediante combustione a temperatura elevata.

Le nanoparticelle sono aggregati di atomi o molecole di dimensioni dell'ordine 2/200 nano metri(dove un nano metro è 0,000000001 metro ossia un miliardesimo di metro).

Nel nostro specifico le nanoparticelle sono costituite da nanopolveri o nano particolato che fuoriescono dal camino dell'impianto con i fumi di combustione.

Contrariamente a quanto si è portati,comunemente, a credere l'incenerimento per combustione non distrugge (nel senso che non fa sparire) il rifiuto ma più semplicemente lo trasforma. Anzi poiché nell'impianto avvengono delle complesse reazioni chimiche per quali al rifiuto si somma una serie di reagenti (Azoto, Ossigeno, Acqua, Calce, etc.) alla fine dell'intero processo da ogni kg di rifiuto si otterranno almeno 2 kg di prodotti. Di questi circa il 25/30% è costituito da ceneri ed inerti che si raccolgono nell'impianto ed il restante è costituito da gas e nanoparticelle che nonostante il filtraggio sfuggono e vengono immessi nell'ambiente circostante. Tali particelle hanno diametro che è inferiore ai 2,5 nanometri che è la minima dimensione che le tecnologie attuali ci consentono di filtrare.

Queste particole vengono, successivamente, trasportate dall'aria e dopo qualche tempo si depositano al suolo o sui prodotti dell'agricoltura. Una consistente parte però viene respirata dalle popolazioni a ridosso degli impianti. Per effetto delle loro ridottissime dimensioni non vengono trattenute dai villi polmonari ma raggiungono direttamente gli alveoli e da qui dopo pochi secondi passano nel torrente sanguigno che le trasporta alle cellule ad agli organi del corpo. Il sistema immunitario, riconoscendole estranee, tenta di espellerle degradandole ma, poiché sono per lo più di natura inorganica non c riesce in tale intento ed allora le incapsula in un tessuto infiammatorio chiamato granuloma. Detto tessuto non riuscendo ad espellere l'intruso cronicizza e crea la condizione per la nascita di una possibile neoplasia. Naturalmente quella tumorale non è l'unica patologia possibile. Esse infatti possono provocare anche ictus e turbe mentali (è nota la sindrome del golfo o dei Balcani provocata dalla gran produzione di polveri fini generate dalle esplosioni), etc.. Che il particolato sia estremamente dannoso alla salute è cosa più che nota basta pensare che nelle città quando le percentuali di PM10 sforano le soglie di attenzione si blocca la circolazione nelle città ed il PM10 ha una dimensione ben più consistente delle nanopolveri. Nel caso dei termovalorizzatori però non è considerato ufficialmente perché le sue dimensioni sfuggono alle nostre contromisure tecnologiche attuali è l'unica possibilità sarebbe proibire i processi di incenerimento.

Approfondimenti su: inceneritori e nanoparticelle in energia Ambiente.

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