Carburanti alternativi

Col nome di carburanti alternativi si identificano una categoria di carburanti alternativi ai tradizionali: benzina e gasolio accomunati dalla caratteristica di avere un minore impatto ambientale. Essi possono ottenersi come prodotti della distillazione frazionata del petrolio greggio (Metano e GPL) o da fonti vegetali (non fossili)come biomasse e/o prodotti agricoli. La loro diffusione è una strategia obbligata per rispettare i parametri del famigerato protocollo di Kyoto ( in tal senso la Commissione Europea ha fissato per il 2012 il limite per gli autoveicoli di 120 grammi di anidride carbonica prodotta per ogni chilometro percorso). La diffusione di  metano e GPL ha già subito un notevole incremento con l'introduzione in vari paesi di incentivazioni per l'acquisto di auto con tali alimentazioni. Allo stato attuale una loro ulteriore diffusione è frenata da una insufficiente capillarizzazione degli impianti di rifornimento . Di notevole interesse anche se in prospettiva per la loro scarsa diffusione sono i combustibili alternativi della benzina costituiti da alcoli inferiori come metanolo ed etanolo che hanno il vantaggio di provenire da fonti rinnovabili ed avere un bilancio di anidride carbonica immessa in atmosfera pari a zero. Carburanti alternativi al diesel vengono invece realizzati da piante come soia, colza e girasoli. I prodotti ottenuti raggruppati sotto il nome di biodiesel sono anche ottenuti in scala industriale per trans-esterificazione degli acidi grassi (oli vegetali).