Le auto a biodiesel hanno una storia antica, infatti il primo modello di motore Diesel, costruito nel 1893 in Germania, era alimentato da olio di arachidi.
Il biodiesel è un carburante per autotrazione biologico ossia ottenuto da fonti rinnovabili e non fossili come possono essere oli derivati da cereali o generalmente da vegetali oppure da grassi di provenienza animale. Il biodiesel è comunemente un prodotto di un processo industriale come può essere quello della trans esterificazione: trasformazione di un estere in un altro per l'azione di un alcool. Comunemente invece si pensa che per biodiesel si possa utilizzare direttamente un olio vegetale (es. olio di colza o di girasoli)ma non è così. Con maggior precisione alcuni motori diesel marciano pure se li alimentiamo con oli vegetali ma ciò comporta nel tempo gravi problemi alla sua meccanica. Il biodiesel deve essere conforme ad alcune caratteristiche stabilite in campo internazionale come la norma ISO 14294. Ossia esente di glicerolo, acidi grassi liberi ed alcoli. I suoi vantaggi rispetto ai combustibili fossili sono: Provenienza da fonti rinnovabili. Emissioni di Anidride Carbonica ridotte dell'80% circa. Assenza di Zolfo ed Idrocarburi Aromatici. Emissioni di polveri sottili ridotte del 65%. I suoi svantaggi: Una quantità di Ossidi di Azoto superiore al comune diesel. La possibilità che la destinazioni di ampi terreni alla coltivazioni di piante necessarie alla sua produzione faccia aumentare i prezzi internazionali dei prodotti agricoli e quindi i problemi di fame nei paesi in via di sviluppo.